LUMINESCINE, IL PRINCIPIO ATTIVO DALL’EFFETTO GLOW.

“Luminoso”, ecco l’aggettivo che in cosmetica si usa maggiormente per descrivere una pelle che esprime maggiormente la sensazione di benessere e radiosità. “Luminoso” è tra le parole più ricercate online in merito a prodotti dedicati a quella che è l’idea di una performante skincare perché diciamocelo, chi non desidera un aspetto sfavillante al quale, inevitabilmente, si associa la bellezza?

“Luminoso” era anche l’augurio che una volta le nonne facevano alle giovani sposine: “Che abbiate un futuro luminoso”, ma questi erano altri tempi! Quanto è gratificante quando ci sentiamo dire: “ma come sei luminosa?” Magari sei stanca morta, ma questo complimento ti può dare sicuramente attimi di momentanea soddisfazione (si sa, ci accontentiamo di poco…).

La natura è meravigliosa, stupefacente e di continuo inesauribile “stupore”! Sai che da un semplice fiore, o meglio, dal principio attivo ricavato da un fiore, nasce il concetto rivoluzionario di luminescenza per la pelle (ed i capelli)? Io non lo sapevo, almeno fino a quando abbiamo inserito questo componente nella crema antiage con SPF 30 filtraMI.

Ma di che fiore stiamo parlando?

Quello di verbasco (Verbascum Thapsus… per gli amici), pianta che cresce nella fascia mediterranea, che produce dei piccoli fiori dalla corolla con petali di un forte giallo intenso. Il colore è così vivido che il nome di questo fiore in greco significa proprio “brillare”. I fiori, in generale, sono il principale strumento che utilizzano le piante per riprodursi e sfruttare tutta una serie di stratagemmi al fine di competere al meglio con gli insetti impollinatori.

Il fiore del Verbasco, non è da meno e mette in campo una sua strategia davvero singolare. Esso infatti, è in grado di “raccogliere” i raggi UV e di trasformarli in nuova luce visibile per apparire più brillante ed essere quindi più evidente al fine di avere maggiori chance di attirare gli impollinatori.

Dal Verbascum nasce la luminescina

Studiando il meccanismo del verbascum e le sue caratteristiche di foto-luminescenza, nasce una nuova materia prima per l’industria cosmetica: il luminescine. Creato e prodotto in Italia con una sofisticata tecnologia che trasforma l’intelligenza delle piante in efficaci ingredienti cosmetici attivi, il luminescine è il  primo principio attivo per la cosmesi basato sulla fotoluminescenza delle piante, ovvero l’emissione di luce visibile di una sostanza causata da radiazioni UV ad alta energia.

La luminescenza è un fenomeno fisico che consiste nell’emissione di fotoni di luce visibile da parte di materiali eccitati, che hanno la proprietà di assorbire discrete quantità di energia restituendola sotto forma di fotoni con energia inferiore. Il luminescine assorbe i fotoni UV (radiazioni incidenti), li scompone a livello energetico riemettendo fotoni a più bassa energia nel campo del visibile, sfruttando le proprietà luminescenti del fitocomplesso vegetale del fiore di verbasco. È inoltre in grado di proteggere dalle dannose radiazioni UV: le trasforma infatti in una fonte di luce generata direttamente sulla pelle e i capelli conferendo loro un aspetto più radioso, brillante, giovane e sano.

Per quali prodotti cosmetici possiamo utilizzarlo?

SKINCARE: è indicato in emulsioni e sieri con azione illuminante e antiage. Ottimale anche per contrastare discromie e macchie cutanee.

HAIRCARE: indicato in shampoo, balsami e leave-in con la funzione di migliorare lo stato di salute e di conferire brillantezza e luminosità ai capelli spenti e sfibrati.

A proposito, ricordiamo che comunque nulla ci renderà mai così tanto luminose come il nostro IO.